Dopo un lungo e partecipato periodo di preparazione, dal giorno 1 dicembre 2017, è partito il
nostro progetto di “ricostruzione di relazioni sociali” nell’ambito di un bando CARITRO sul tema
innovativo del Welfare km0. È un’ampia compagine di cooperative, associazioni, imprese, enti che
hanno dato vita al progetto. Molte, di questo gruppo promotore, sono ancora oggi impegnate
nella sua prosecuzione. Il programma prevedeva che al termine dei primi tre anni di attività, il
progetto si sarebbe dovuto costituire in Associazione per far diventare protagonisti diretti i
volontari che si fossero avvicinati. Così è stato. Oggi vive una associazione che ha assunto il nome
di LUOGO COMUNE.
Il progetto si è basato fin dall’inizio sulla convinzione che la coprogrammazione e la
coprogettazione, basate su una efficacie partnership fra pubblico e privato, possano aiutare a
individuare, connettere, attivare e accompagnare risorse del territorio formali, informali – anche
latenti – nella realizzazione e valutazione di iniziative volte a migliorare il benessere delle persone
e delle famiglie, la relazione fra loro e quindi il vivere meglio e anche più sicuri. In sostanza
decelerare i processi di vulnerabilità delle persone. L’idea di fondo è molto semplice: aprire spazi,
aperti e accoglienti, che siano di riferimento per i residenti del quartiere e per il contesto cittadino.
Tramite attività laboratoriali, eventi culturali e ricreativi e momenti di incontro ci si è proposti di
favorire la relazione valorizzando le competenze di ognuno che sono una preziosa risorsa per tutta
la comunità. Uno spazio pensato da tutti e aperto a tutti, dove condividere le proprie passioni,
incontrare i vicini di casa, imparare cose nuove, bere il Tè, sentirsi meno soli. Un Luogo quotidiano,
accogliente, Comune.
Coerentemente il nostro statuto prevede una serie di scopi e di attività e ricche alcune delle quali
è doveroso avere sempre presenti: “…..promuovere l’inclusione sociale fra gli individui di tutte le
razze, favorire il ben-essere della persona, promuovere e valorizzare la cultura e la pratica del
volontariato e della cittadinanza attiva, intercettare nuove vulnerabilità, diffondere una cultura
di pace, promuovere il confronto, il dialogo e la formazione sui temi della sostenibilità,
promuovere il rispetto dell’ambiente, promuovere il metodo “welfare km0”, promuovere e
sviluppare la cultura e il lavoro di rete fra diversi soggetti…..”.
La quasi totalità delle attività che svolgiamo è fatta attraverso il lavoro non pagato di tante
persone. La gratuità, il concetto stesso di gratuità, è elemento dirompente nella nostra società che
preferisce cittadini senza Responsabilità Sociale, sudditi. Tutto sembra spingere verso la chiusura e
il ritiro in sé stessi. La pandemia ha giocato un ruolo nefasto anche su questo terreno. Svolgere
attività di volontariato è anche un forte elemento di soddisfazione e realizzazione personale, si
ritrova senso.
Nulla sarebbe però possibile senza il contributo di due colonne formidabili, instancabili e creative:
Claudia e Martina (in ordine alfabetico). Bisogna sempre ricordarci che il loro lavoro retribuito
ammonta, insieme, a 22 ore settimanali. Se osserviamo quello che fanno, comprendiamo che sono
tantissime le ore di volontariato che svolgono. Il nostro grazie non sarà mai sufficiente.
La vita di Luogo Comune si nutre di ciò che accade nel profondo della società. La nostra bussola è,
quindi, l’attenzione e la voglia di comprensione dei fenomeni sociali presupposto indispensabile di qualsiasi azione positiva. Questa attenzione coerente fa sì che la “vulnerabilità” non diventi un
elemento inevitabile. Con il nostro agire contribuiamo a invertire la tendenza. Si può!